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SETTORE BANCARIO: SICUREZZA FISICA E LOGICA
PER LA BUSINESS CONTINUITY

SICUREZZA E CONTROLLO
PER IL SETTORE BANCARIO

GLI OBIETTIVI

Il settore bancario è stato storicamente il principale utilizzatore di sistemi di sicurezza, con siti classificati come tra i più sicuri. L’evoluzione della criminalità ha portato il mondo bancario – e finanziario più in generale – ad abbinare alla tradizionale sicurezza fisica una difesa specifica contro i cyber-attacchi: è infatti di fondamentale importanza poter eliminare ogni possibile rischio di frode, furto/corruzione di dati, interruzione dei servizi e funzionalità al fine di mantenere la massima efficienza e garantire la business continuity.

In considerazione dell’analisi del rischio, i sistemi di sicurezza negli istituti di credito devono rispondere a criteri severissimi. Tra le situazioni di rischio da gestire possiamo distinguere:

  • Rapina
  • Sequestro
  • Estorsione
  • Aggressione
  • Vandalismo e frode agli sportelli automatici
  • Protezione operazioni bancarie
  • Autorizzazioni di accesso
  • Intrusione
  • Incendio

La piena consapevolezza che il fenomeno delle rapine tocca aspetti molto delicati dell’incolumità delle persone – oltre che dell’operatività quotidiana – ha condotto il sistema bancario a perseguire il rafforzamento di nuove forme di collaborazione con le istituzioni preposte all’ordine pubblico e soprattutto a dirigere gli sforzi verso una più efficacie prevenzione attraverso la progressiva implementazione di moderne tecnologie di sicurezza e di innovativi strumenti informativi e formativi per i dipendenti.

LE TECNOLOGIE IN USO

Per tutelare dipendenti e clienti, gli istituti bancari si sono dotati di vari tipi di misure di protezione contro i fenomeni di furti e gli atti di aggressioni e rapine. Purtroppo l’impiego stand alone di bussole, metal detector e tornelli per l’accesso controllato – più in generale varchi accessibili solo con consenso elettronico – ed il tradizionale impianto di videosorveglianza, non rispondono adeguatamente alle reali necessità di sicurezza.

L’orientamento generale (che trova riscontro anche nel mercato privato, pubblico e industriale) è verso l’utilizzo di una serie di prodotti altamente tecnologici – basati su tecnologia IP – che integrati anche su sistemi di sicurezza già esistenti, permettono di gestire in modo automatico tutta la sicurezza, inclusa la videosorveglianza

Per quanto riguarda il controllo accessi – attraverso l’utilizzo di sistemi software di riconoscimento biometrico – le telecamere installate all’interno e/o all’esterno delle bussole di accesso sono in grado di rilevare i volti delle persone che si presentano, autorizzando l’accesso in determinate aree sulla base dell’identità e relativi diritti di accesso. Ad integrazione di queste funzioni, l’analisi video permette – in automatico – di rilevare spostamenti di persone nell’area monitorata e di identificare il superamento di barriere fisiche (finestre, balconi, terrazze, griglie, porte ecc.) e l’eventuale abbandono di borse o oggetti sospetti. 

Tramite moduli aggiuntivi costituiti da schede di campo o protocolli di supervisione di centrali antintrusione, controllo accessi e rilevazione incendio di terze parti, è inoltre possibile integrare altri dispositivi presenti nella filiale (sensori volumetrici, sismici, contatti, rilevatori di fumo, badge, transponder ecc.) visualizzandone la gestione all’interno della piattaforma software

Questi moduli, dotati di interfaccia web, alimentazione PoE e predisposizione su barra DIN, consentono di controllare da remoto qualsiasi dispositivo, integrando in un’unica soluzione sistemi di sicurezza, domotica e building automation

Il concetto di piattaforma aperta consente, attraverso il software, una estrema flessibilità di personalizzazione delle funzionalità e dell’interfaccia utente, adattandola ad ogni ambiente installativo ponendo in primo piano le esigenze della filiale bancaria:

  • Controllo dei perimetri (antintrusione)
  • Controllo degli accessi alla struttura 
  • Videosorveglianza delle aree esterne ed interne
  • Controllo accessi per le zone di maggiore sicurezza
  • Controllo delle intrusioni nelle aree interne
  • Integrazione con i sistemi di protezione informatica
  • Gestione rilevazione e spegnimento incendio

L’esperienza di Surveye nel settore bancario permette di supportare l’istituto di credito ed ogni singola filiale in tutte fase – dalla scelta, alla progettazione fino all’installazione del sistema più idoneo – e garantire una puntuale assistenza tecnica nel tempo; il tutto in ottemperanza alle normative vigenti per la tutela della privacy di utenti e dipendenti.

SOLUZIONI PER IL SETTORE BANCARIO

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Un impianto di allarme in ambito bancario viene progettato, installato e gestito in manutenzione in conformità alle normative di riferimento CEI 79-3 CEI EN 50131-1.

 Per la progettazione del sistema, viene condotta una meticolosa valutazione delle minacce ovvero un’analisi del rischio guidata dal livello di sensibilità e di criticità di queste strutture. In particolare vengono presi in opportuna considerazione il costo di eventuali furti o danni, il costo di un fermo dell’attività, la zona specifica nella quale si trova la filiale, la presenza di un presidio e per finire la storicità di furti e minacce negli ultimi anni, anche legata al territorio più ampio.

La protezione deve garantire la massima sicurezza in tutti gli ambienti interni, esterni e di trasporto della “catena di lavoro”: perimetri, ingressi ed uscite, aree riservate ai clienti, piattaforme di carico\scarico valori, veicoli per il trasporto valori, caveaux, area CED

Si può partire dalla predisposizione di bussole/tornelli/metal detector per l’accesso controllato, passare alla sensoristica interna con la tipica protezione di porte e finestre, arrivare ad una fitta protezione dei muri perimetrali con sistemi di rilevazione sfondamento e sensori radar scanner. A completamento – nei locali dove si richiede un ulteriore grado di sicurezza (CED, Caveaux) – è possibile prevedere l’impiego di sistemi nebbiogeni.

Un impianto di videosorveglianza in ambito bancario viene progettato, installato e gestito in manutenzione in conformità alle normative di riferimento CEI EN 62676.

La videosorveglianza all’interno delle banche è uno strumento primario per ridurre eventi e comportamenti criminosi (effetto deterrente) ma soprattutto costituisce anche un elemento probatorio fondamentale in fase di indagini a fronte di un reato. Tutti i sistemi di videosorveglianza banche di Surveye rispettano le regole stabilite dal Codice della Privacy (D.lgs. 679/2016).

Surveye non si occupa solo dell’installazione del sistema integrato ma cura anche tutti gli importanti adempimenti collaterali e fornisce un servizio completo chiavi in mano anche con assistenza continuativa. Nel dettaglio, Surveye è vicino al Cliente con:

  • Informativa: pubblico e dipendenti sono opportunamente informati che si trovano in zona videosorvegliata
  • Verifica preliminare e notifica
  • Designazione dei soggetti preposti al trattamento
  • Definizione delle misure di sicurezza
  • Durata della conservazione delle immagini registrate
  • Cancellazione delle immagini
  • Diritti degli interessati (art.7 del Codice Privacy).

A supporto delle telecamere a tecnologia potenziata, per garantire immagini di elevata qualità utili alla ricerca forense sono indispensabili sistemi sempre più integrati e software di ultima generazione, che interagiscono con il controllo accessi e le banche dati. Un valore aggiunto è dato dall’analitica video che permette di fornire informazioni importanti come: 

  • Face detection
  • ATM
  • Skimmer Detection
  • Slip Fall

Un impianto di rilevazione incendio bancario viene progettato, installato e gestito in manutenzione in conformità alle normative di riferimento UNI 9795, UNI EN54 e UNI 11224.

Gli istituti bancari focalizzano spesso – storicamente – i propri investimenti in sistemi di videosorveglianza ed anti intrusione. Il pericolo incendio non è tuttavia un fattore da sottovalutare considerati il rischio per le persone e gli innumerevoli archivi cartacei e\o informatici che risiedono in queste strutture critiche.

Lo scopo dei sistemi antincendio è di rilevare nel più breve tempo possibile un fenomeno fisico e/o chimico associato ad un incendio, al fine di:

  • Attivare i piani di intervento
  • Favorire un tempestivo esodo delle persone, degli animali nonché – ove possibile – lo sgombero di beni
  • Attivare i sistemi di protezione/contenimento dell’incendio ed eventuali altre misure di sicurezza.

A seconda del tipo di area da proteggere è quindi importante una valutazione sull’impianto di rilevazione incendio studiando i rischi, più o meno alti, in funzione delle metodologie di lavoro ed al passaggio\presidio delle zone. E’ fondamentale inoltre che suddetto impianto cooperi in modo ideale con tutti gli altri sistemi e restituisca un termine di efficacia estremamente affidabile nel tempo.

Un Sistema di Rivelazione Incendi è costituito dai seguenti componenti:

  • Centrale di controllo e segnalazione (centrale)
  • Rivelatori automatici di incendio (rivelatori)
  • Punti di segnalazione manuale (pulsanti)
  • Dispositivi di allarme incendio (attuatori)
  • Apparecchiature di alimentazione

 

Nota Tecnica: obbligo realizzazione Impianti Rivelazione e Allarmi Incendio (IRAI)

In linea di principio la decisione di installare un impianto di rivelazione incendi spetta al proprietario della struttura o al datore di lavoro sulla base della valutazione del rischio di incendio.

Nella procedura di determinazione del carico di incendio e della relativa classe dell’edificio l’implementazione di un impianto IRAI contribuisce ad aumentare il coefficiente di riduzione del carico di incendio abbassando in taluni casi la classe dell’edificio.

Esistono tuttavia alcune disposizioni di prevenzione incendi e/o sicurezza sul lavoro che determinano l’obbligo di installazione per alcune attività:

  • Attività commerciali di superficie superiore a 400mq (DM 27/07/2010)
  • Uffici di nuova realizzazione con più di 100 persone presenti (DM 22/02/2006)
  • Alberghi con più di 100 posti letto (DM 9/4/94)
  • Alberghi con più di 25 posti letto limitatamente ai depositi di materiale combustibile di superficie superiore a 12mq (DM 9/4/94) 
  • Scuole con più di 100 persone presenti limitatamente agli ambienti con carico di incendio superiore a 30Kg/mq (DM 26/8/92) 
  • Strutture sanitarie ed Ospedali (DM 18/9/02)
  • Locali di pubblico spettacolo limitatamente agli ambienti con carico di incendio superiore a 30Kg/mq ed alle condotte di condizionamento e ventilazione a servizio di più compartimenti (DM 19/8/96) 
  • Impianti sportivi al chiuso con più di 1.000 spettatori (DM 18/3/96) • 
  • Ambienti interni di Impianti sportivi all’aperto con più di 5.000 spettatori (DM 18/3/96) 
  • Impianti sportivi di qualsiasi tipologia limitatamente ai depositi di materiale combustibile aventi superficie superiore a 25mq (DM 18/3/96) 
  • Edifici di interesse storico ed artistico quali musei, gallerie, biblioteche, ecc. (DM20/5/92 n.569 per i musei e DPR 30/6/95 n.418 per le biblioteche)
  • Stazioni delle metropolitane (DM 11/1/88)
  • Depositi GPL aventi capacità superiore a 200.000Kg (DM 13/10/94)
  • Attività estrattive condotte mediante operazioni di perforazione quali cave e miniere (DM25/11/96 n.624)

Un impianto di controllo accessi in ambito bancario viene progettato, installato e gestito in manutenzione in conformità alle normative di riferimento EN 60839-11-2 e EN 60839-11-1.

Un istituto bancario dispone in genere di una fitta rete di filiali a gestione centralizzata. Il controllo del flusso del personale e del pubblico, soprattutto in orario di apertura, risulta fondamentale. E’ indispensabile coordinare gli accessi in modo intelligente al fine di garantire in primis la sicurezza ma anche economicità e comfort

Se aggiungiamo i continui mutamenti nelle funzioni dei dipendenti – con cambio di agenzia/rotazione e nuove mansioni/incarichi – è importante trovare una soluzione non solo efficace ma anche flessibile, scalabile e rapida nella sua gestione. 

In abbinamento all’applicazione in ambito informatico è fondamentale mettere in sicurezza e proteggere da intrusioni illecite aree e strutture fisiche attraverso il monitoraggio, il controllo e la gestione dei flussi di persone in ingresso e in uscita.

La presenza di una barriera fisica nel varco, impedisce il libero passaggio ed implica un processo di identificazione al quale ci si deve sottoporre per poter entrare. In base al processo di identificazione richiesto/desiderato, è necessario abbinare una specifica tecnologia di lettore, ovvero una determinata tipologia di controllo accessi.

E’ possibile spaziare da lettori Bagde – a tecnologie RFID o NFC – fino alla biometria.

Ognuno di queste soluzioni ha le sue peculiarità intrinseche ma il valore aggiunto di Surveye è quello di proporre una soluzione integrata e innovativa per il controllo e la gestione intelligente di tutti gli accessi.

Un vero e proprio portale multi-tecnologia che può gestire tutto il campo ed in grado di controllare anche gran parte dei criteri di sicurezza richiesti dai protocolli per il contenimento del contagio: rilevamento della temperatura e adozione di dispositivi di protezione individuale, attraverso sistemi di visione intelligente e algoritmi di Intelligenza Artificiale progettati nel pieno rispetto delle norme GDPR e che garantiscono un’applicazione flessibile e modulare del sistema.

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