INTELLIGENZA ARTIFICIALE E RICONOSCIMENTO FACCIALE

AI (Artificial Intelligence) E RICONOSCIMENTO FACCIALE: A CHE PUNTO SIAMO?

Un emendamento al Decreto Capienza dello scorso dicembre ha istituito una moratoria di due anni per i sistemi di videosorveglianza con riconoscimento facciale, ovvero fino all’entrata in vigore di una disciplina legislativa della materia – idealmente a livello europeo – auspicata entro il 31 dicembre 2023. Il provvedimento si applica in luoghi pubblici o aperti al pubblico, sia da parte di autorità pubbliche che di privati.

In dettaglio, con questo provvedimento un privato non potrà mai installare un sistema di riconoscimento facciale, nemmeno in negozi o sui mezzi pubblici.

I comuni, invece, potranno utilizzare queste tecnologie ma solo con un parere positivo del Garante della Privacy che però, ad oggi, ha sempre dato parere negativo ad ogni richiesta.

Come da Articolo 12 dell’emendamento, l’Autorità Giudiziaria resta invece esclusa da questo vincolo in quanto il parere del Garante è necessario “salvo […] trattamenti effettuati dall’Autorità Giudiziaria nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali nonché di quelle giudiziarie del Pubblico Ministero”.

Nel sito del Garante per la Protezione dei Dati Personali il testo della Memoria presentata il 9 marzo 2022 alle Commissioni IX e X della Camera dei Deputati relativa alla Proposta di Regolamento sull’Intelligenza Artificiale. Approfondisci >>>

Di interesse il caso internazionale Clear View AI illustrato da Guido Scorza (Componente del Garante per la Protezione dei Dati Personali) con il provvedimento sanzionatorio emesso dall’Autorità italiana. Per saperne di più >>>

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