CONNETTIVITÀ 5G E VIDEOSORVEGLIANZA

CONNETTIVITÀ 5G E VIDEOSORVEGLIANZA: LA TRASFORMAZIONE È IN CORSO

Un recente report pubblicato da Sierra Wireless conferma come la tecnologia cellulare 5G cambierà il modo in cui il mondo lavora, vive, consuma e comunica, descrivendo nello specifico come rivoluzionerà – consentendo streaming video in Ultra-High Definition (UHD) – le applicazioni di VideoSecurity.

L’enorme aumento di velocità e larghezza di banda offerto dalla tecnologia 5G è destinato ad eliminare le barriere legate alla mancanza di copertura cablata e di infrastrutture tipo WiMAX o FWA, offrendo grande flessibilità sul fronte della scalabilità anche nelle applicazioni di Analytics e Machine Learning.

Secondo la società di ricerca e consulenza tecnologica Gartner (Stamford – USA), il 5G – ridefinendo le frontiere di nuove funzionalità e relativa fruibilità – contribuirà significativamente alla crescita del mercato mondiale della videosorveglianza con un CAGR stimato all’11,4% fino al 2025.

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IL 5G STA RIVOLUZIONANDO LA VIDEOSORVEGLIANZA: RISOLUZIONE, LATENZA, DOWNLOAD

Entro il 2025, la tecnologia 5G coprirà circa un terzo della popolazione mondiale, ovvero oltre 2,6 miliardi di persone.
Questa infrastruttura può supportare facilmente telecamere 4K e persino 8K, fornendo quindi una risoluzione dell’immagine che – abbinata ai più potenti algoritmi di elaborazione digitale delle immagini – consente di dettagliare elementi identificativi di oggetti e persone anche a notevole distanza e in condizioni di scarsa illuminazione.

Le reti 5G – grazie ad una latenza di pochi millisecondi – consentono il monitoraggio in perfetto tempo reale garantendo al personale di sicurezza la possibilità di rispondere velocemente ad eventi ed emergenze, soprattutto in sistemi completi di applicativi di Video Analisi.

Questo nuovo livello di connettività aumenta inoltre enormemente la quantità di dati che possono essere trasferiti (download): gli esperti stimano che un’intera giornata di registrazione in risoluzione 4K può essere scaricata in meno di cinque minuti (quando con il 4G lo stesso trasferimento richiede circa due ore).

MAGGIORE DENSITÀ DI CONNESSIONE

La densità di connessione è un altro importante vantaggio delle reti 5G.

Nelle aree urbane, o in occasione di grandi eventi, le frequenze wireless o le reti 4G diventano spesso congestionate, rallentando la velocità di trasmissione e la qualità delle immagini. Con il 5G è possibile connettere fino a un milione di dispositivi per Km quadrato, 10 volte la quantità possibile con lo standard 4G.

Il 5G consente inoltre lo slicing della rete, dove migliaia di singole reti virtuali vengono create all’interno di una rete fisica. Con questa funzionalità, le aziende possono avere una propria porzione di rete dedicata che garantisce definiti livelli di servizio. Il risultato è che gli operatori o le forze dell’ordine sono in grado di gestire più telecamere con flussi video di qualità superiore, migliorando la copertura, i tempi di risposta e semplificando l’integrazione con altri dispositivi anche in un ecosistema IoT.

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VIDEOSORVEGLIANZA ON THE MOVE, ACCELERAZIONE VERSO LA VSaaS

Una delle più interessanti possibilità per la videosorveglianza 5G è la possibilità di caricare filmati UHD in tempo reale direttamente sul Cloud con accesso da remoto tramite dispositivo mobile o portatile.

Questa possibilità di accesso immediato a tutte le informazioni video UltraHigh Definition (live e registrate) rappresenterà una decisiva accelerazione all’avvento del Videosorveglianza come Servizio (VSaaS: Video Surveillance as a Service).

A completamento, il 5G offre una banda larga mobile avanzata (eMBB: Enhanced Mobile BroadBand), che supporta velocità di connessione 10-20 volte superiori a quanto possibile con le reti 4G. Uno dei vantaggi dell’eMBB è, per esempio, quello di consentire lo streaming di riprese video ad alta definizione dai veicoli in movimento con velocità fino a 450Km/h.

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ELEVATI STANDARD DI SICUREZZA

La sicurezza è evidentemente una delle principali priorità e preoccupazioni per qualsiasi sistema di sorveglianza: intercettazione delle immagini, disattivazione dei dispositivi, alterazione delle funzionalità, manipolazione delle immagini con eliminazione o sostituzione delle stesse (tecnologia deepfake).

Entrambe le reti cellulari 4G e 5G sono crittografate per impostazione predefinita (encrypted by default) – che si traduce in standard di sicurezza molto elevati – mentre gli operatori di rete sono permanentemente impegnati ad aggiornare costantemente la sicurezza dell’infrastruttura nel suo insieme.

PIÙ INTELLIGENTE, PIÙ VELOCE, PIÙ SICURO: TRE AMBITI SPECIALI PER LA VIDEOSORVEGLIANZA IN PIATTAFORMA 5G

Telecamere di sicurezza connesse tramite rete 5G, con algoritmi di analitica incorporati, possono contribuire a migliorare la gestione di Edifici ed Infrastrutture con limitata o complessa accessibilità a cablaggio tradizionale ovvero in applicazioni temporanee che necessitano nel tempo di multiple modifiche e varianti.

Una telecamera con riconoscimento targa (LPR) potrebbe fornire l’accesso automatizzato a parcheggi remoti – magari temporanei – validando gli accessi con un database di utenti autorizzati.

Una tecnologia di riconoscimento facciale – in linea con le normative di riferimento in termini di trattamento dei dati personali – può agire come un ulteriore livello di autenticazione, migliorando la sicurezza e prevenendo l’accesso di persone non autorizzate in determinate parti di un edificio o di un’area.

Una combinazione di telecamere è in grado di contare il flusso di persone e mezzi in entrata e uscita da una determinata zona o edificio fornendo supporto alle attività di monitoraggio e gestione degli spazi e dei parametri di sicurezza.

Molti cantieri industriali o edili – trovandosi in località remote e non ben servite dalle infrastrutture di rete – devono ripiegare su sistemi di videosorveglianza stand-alone facendo affidamento su ridotte funzionalità con limitate possibilità di centralizzazione.

L’infrastruttura 5G consente – ad esempio – l’impiego di telecamere installate su strutture mobili, facilmente trasportabili da un sito all’altro. Possono quindi essere utilizzate per la sicurezza perimetrale, monitorare apparecchiature di alto valore, controllare varchi critici ovvero per prevenire furti, danni, sabotaggi.

In combinazione con tecnologie termiche e termografiche possono essere utilizzate per rilevare fumo, incendi o prevenirne il rischio.

Una delle promesse – o meglio delle aspettative – della connettività 5G è un supporto alla gestione delle aree urbane, secondo l’approccio Smart Cities.

Entro il 2050, si stima che sette persone su 10 in tutto il mondo vivranno nelle città. Questo livello di urbanizzazione sta esercitando enormi pressioni ed indirizzi sui pianificatori (politici, architetti, ingegneri, energy manager, …) affinché concepiscano infrastrutture, servizi, mobilità in un contesto di nuove sfide per la sicurezza e l’efficientamento energetico in senso lato (elettricità, acqua e depurazione, inquinamento atmosferico, mobilità, telecomunicazioni).

La videosorveglianza può e dovrà svolgere un ruolo importante nel migliorare il funzionamento di una città – non solo quindi in termini di ordine pubblico – ma soprattutto a partire dalla gestione dei flussi del traffico (compresa la rilevazione delle infrazioni), la prevenzione di incidenti e congestionamenti, gli spostamenti delle flotte dei mezzi di soccorso e di emergenza, il monitoraggio degli impianti tecnologici critici a servizio della collettività, la supervisione dei parametri di inquinamento ambientale, la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti.